In realtà, la frase è sicuramente precedente ed attribuibile a Jean Jacques Rousseau (Confessioni, Libro VI), che la racconta in un aneddoto risalente al 1741, mentre la regina Maria Antonietta nasce nel 1755 ed arriva in Francia solo nel 1770.
L'uso comune d'attribuzione a Maria Antonetta è forse da ricercarsi nella volontà dei detrattori di identificare la principessa del brano di Rousseau con la regnante austriaca per delegittimarla agli occhi dell'opinione pubblica.
Altre fonti, invece, attribuiscono la frase alla principessa Vittoria Luisa, figlia di Luigi XV (che avrebbe suggerito al popolo di mangiare la crosta dei pasticci di carne): anche in questo caso, alla luce della testimonianza di Rousseau, l'attribuzione è anacronistica.
Ulteriori fonti, invece, ascrivono il riferimento di Rousseau a Maria Teresa d'Austria, infanta di Spagna e moglie di Luigi XIV (il Re Sole, per intenderci). Molto più probabilmente, Rousseau si inventò l'aneddoto di sana pianta.
Per altri, infine, l'espressione ha origine molto più remota: sarebbe stata pronunciata da un antico imperatore cinese il quale, di fronte alle sofferenze del suo popolo che pativa l'insufficienza del riso, avrebbe detto: «Perché non mangiano carne?».
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