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Il perchè di questo blog
Navigando su Internet, nell'era dei Social Network, mi sono imbattuto più e più volte in una citazione di una frase famosa o di un aforisma. Mi sono sempre chiesto cosa ci sia dietro: da questa domanda, nasce questo blog.

venerdì 6 febbraio 2015

Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.

Joseph Goebbels
Questo aforisma è attribuito a Joseph Goebbels, gerarca nazista (29 ottobre 1897, 1 maggio 1945).
Il contenuto è altamente indicativo di come si possa svolgere la propaganda di un regime, dei suoi contenuti e delle sue forme. Goebbels, infatti, era il Ministro della Propaganda nazista fino al suicidio di Hitler, a seguito del quale divenne per qualche giorno Cancelliere del Terzo Reich, fino alla propria morte.

Le circostanze della morte di Goebbels, della moglie e dei loro sei figli sono a tutt'oggi non chiarite.
Una versione storica afferma che Goebbels e la moglie Magda abbiano avvelenato i figli col cianuro, dopo averli addormentati somministrando loro della morfina, grazie anche all'aiuto del dottor Ludwig Sumpfegger. Poi, il marito uccise prima la moglie per poi suicidarsi.
Un'altra versione asserisce che l'ormai Cancelliere Goebbels abbia dato disposizioni ad un attendente di campo di cremare lui e la moglie dopo averli uccisi con un colpo alla nuca ciascuno.

Di fatto, i corpi dei Goebbels vennero trovati carbonizzati dai russi, ed alcuna analisi medico-legale potè essere condotta.


Commento personale

Al di là dell'autore primo di questo aforisma, mi piace sempre darne citazione come uno degli elementi fondanti su cui si basa la propaganda stupida ed abietta, che oggi trova il suo compimento in molti post su Facebook. Il problema, in verità, non è la sussistenza delle bufale... il problema, in verità, non sta nemmeno nella sussistenza di Facebook... il problema, in verità, sta nella sussistenza della stupidità umana.

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