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Il perchè di questo blog
Navigando su Internet, nell'era dei Social Network, mi sono imbattuto più e più volte in una citazione di una frase famosa o di un aforisma. Mi sono sempre chiesto cosa ci sia dietro: da questa domanda, nasce questo blog.

giovedì 12 marzo 2015

Semel in anno licet insanire

Busto di Seneca (Antikensammlung di Berlino,
da un'erma di Seneca e Socrate)
Riprendo, dopo alcuni giorni di interruzione, con un aforisma attribuito a Seneca (Corduba, 4 a.C. – Roma, 65 d.C.): "semel in anno licet insanire".

La locuzione latina, che in italiano può essere resa con "una volta all'anno è lecito impazzire", viene riportata da Sant'Agostino nel suo De civitate Dei (6, 10) (tolerabile est semel anno insanire). Ivi, il santo d'Ippona ci conserva e riporta proprio un passo del dialogo De superstitione di Seneca.
Sempre all'epoca di Roma antica, anche Orazio la fece propria nella sostanza cambiandone la forma: "Dulce est desipere in loco" (trad. è cosa dolce ammattire a tempo opportuno, dai Carm., IV, 13, 28).

La frase di Seneca diviene proverbiale nel Medioevo, allorquando si iniziò a legarla ai riti carnascialeschi precedenti la Quaresima, col senso giustificatorio secondo cui, in un ben definito periodo di ogni anno, tutti sono autorizzati a non rispettare le convenzioni religiose e sociali, a comportarsi quasi come se fossero altre persone.

Oggi, la locuzione viene spesso citata per scusare follie passeggere, e generalmente innocue, proprie o altrui.

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